MATTEO ZANGA

Adventure and commercial photographer

"Lo sport e la vita all'aria aperta sono nel mio DNA così come lo è la fotografia."

Matteo Zanga nasce nel 1980, non lontano dalle terre del grande Caravaggio che sembra avergli trasmesso quella dote che lo caratterizzava: un inconfondibile uso della luce per cogliere l’anima di quello che sta immortalando. Non di rado, infatti, chi ammira i suoi scatti rimane colpito dallo stesso naturalismo radicale che si dispiega sia nei suoi ritratti, che nei suoi video.

Di Michelangelo Merisi, Matteo Zanga ha anche quell’animo irrequieto che lo spinge, a 20 anni, a seguire come militare le truppe NATO in una missione a Sarajevo dove realizzerà il suo primo reportage in una zona dilaniata dalla guerra con una semplice compatta.
Di ritorno alla vita civile, si laurea in giurisprudenza; ma nulla è più come prima. Abbandona dunque la via tradizionale, per la ricerca di qualcosa che gli restituisca impegno ed emozioni: la fotografia.
Così, ancora prima di essere accompagnatore di Media Montagna, e tecnico di soccorso alpino, realizza, in pieno inverno, un servizio sui Guardiacaccia di una riserva naturale in montagna per partecipare al concorso del mensile Orobie.
Sarà l’inizio di una lunga collaborazione basata sull’amore delle belle immagini e del patrimonio umano, storico e naturale delle montagne lombarde, e non solo. Invero, la bellezza dei suoi scatti, che sempre colgono l’attimo, gli aprono le porti di diverse riviste nazionali e straniere, e lo portano in copertina di diversi libri alpinistici editi da RIZZOLI. Mentre la finezza dei suoi video e documentari danno inizio ad una collaborazione con la redazione del TG5 Mediaset.

Fotografo e giornalista d’azione, non si risparmia. Affronta mari e monti, nevi e ghiacci a piedi o in bici, ma anche in elicottero per cogliere quella prospettiva zenitale che tanto lo appassiona. Attento alle novità tecnologiche, e perfezionista, diventa subito Pilota drone, ed inserisce nei suoi lavori ineguagliabili prese aeree.
Fotoreporter ufficiale della spedizione al Nanga Parbat di Simone Moro e Denis Urubko (atleti del Global Team The North Face), capisce che non riesce a tener ferma la sua fotocamera, e così si lancia in quello che lo caratterizza: la perpetua ricerca del perfetto bilanciamento tra la potenza dell’uomo e la meraviglia della natura. Infatti, a questa prima spedizione ne seguiranno altre: al K2 con Agostino da Polenza; al Vatnajökull, in autonomia totale d’inverno attraversando il più esteso ghiacciaio d’Europa con l’esploratore Alex Bellini; in Siberia, spedizione invernale nel luogo abitato più freddo del pianeta con Simone Moro e Tamara Lunger; al Damavand con l’alpinista e recordman Benedikt Böhm; o ancora al Gasherbrum I, terminata dopo un mese di tentativi a causa di incidente, con gli alpinisti Simone Moro e Tamara Lunger.
Qualunque siano le condizioni, o i luoghi, i suoi scatti sono eterei e sempre minimal.

Presto da giornalista impegnato diventa ambassador ed influencer. E fra le diverse mostre a lui dedicate, “360 GIORNI DI MATTEO ZANGA” – presso il MAT (Museo Arte e Tempo) di Clusone – è sicuramente la più significativa. A dimostrazione che il talento e le qualità umane di Matteo Zanga riescono a smentire anche la famosa Nemo propheta in patria.

Eclettico e amante delle nuove sfide, tra un reportage e l’altro, si misura con lo studio della luce. La fotografia di studio gli permette, questa volta, di dominare l’ambiente che lo circonda.
Quando arriva sui set pubblicitari – sia nell’ambito sport e outdoor, che nell’ambito food o still-life -, silenzioso, scruta ogni dettaglio, gioca con le ombre e, fino allo sfinimento, lotta per la composizione perfetta tra il soggetto e il vuoto che lo circonda, poiché – ancor prima di prendere la sua Hasselblad in mano – Matteo Zanga sa esattamente quello che deve entrare nei 40,2×53,7 mm del suo sensore.

Secondo lui, uno scatto è 60% di tecnica, 30% di creatività e 10% di mistero.

Maryline Milesi – Giornalista e scrittrice

Sono nato ed ho sempre vissuto in montagna e, da quando mi sono reso conto che mi piaceva moltissimo mettere le mie conoscenze al servizio degli altri, ho deciso di intraprendere il lungo percorso che mi ha portato finalmente ad ottenere la qualifica di Accompagnatore di Media Montagna.

Il mio nuovo progetto, The Wild Side, nasce proprio dal bisogno di condividere le mie conoscenze nell'ambiente montano con chiunque voglia scoprire la meraviglie delle Alpi.

Sono iscritto al Collegio Regionale delle Guide Alpine della Lombardia e all’Associazione Italiana Mountain Leaders. Sono inoltre Guida del Parco delle Orobie Valtellinesi, Istruttore di Nordic Walking e Guida e-MTB.

Collegio Regionale Guide Alpine Lombardia
Collegio Regionale Guide Alpine Lombardia
Istruttore Nordic Walking
Scuola Italiana Nordic Walking
Bergamo E-Bike Tour
Bergamo E-Bike Tour
Scuola Italiana E-bike
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CNSAS
Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico

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